A Stoccarda, dal 5 all’8 novembre scorsi, i visitatori dello stand Salvagnini a Blechexpo hanno potuto “toccare con mano” la nuova vision “Social Industry” dell’azienda specializzata nella lavorazione della lamiera.
La vision Salvagnini si è evoluta e la proposta arricchita del nuovo paradigma della Social Industry, capace di combinare le tecnologie digitali, immateriali per definizione, con i concetti di produzione, flusso di processo e Smart Manufacturing.
L’industria è cambiata: flessibilità ed efficienza sono requisiti fondamentali per gestire lotti sempre più ridotti e indici elevati di rotazione dei codici. Anche la visione di Salvagnini Italia si è evoluta e la proposta si è arricchita di un nuovo paradigma, quello della Social Industry, capace di combinare le tecnologie digitali, immateriali per definizione, con i più moderni concetti di produzione, flusso di processo e Smart Manufacturing. L’uomo, con le sue competenze, diviene il punto di contatto tra queste due dimensioni apparentemente lontane come quella social dell’immateriale e quella fisica dei processi produttivi. Il risultato è una combinazione di processi adattivi, efficienti e automatici, perfettamente bilanciati, interconnessi all’interno e all’esterno dall’azienda, rispettosi dell’uomo e dell’ambiente, in grado di comunicare tra loro, di eliminare i tempi morti di lavorazione, di massimizzare la produttività, e di effettuare una produzione personalizzata, minimizzando gli scarti e i consumi.
LA CENTRALITÀ DELL’UOMO
La centralità dell’uomo è l’elemento fondamentale, il fulcro della Social Industry. “Facciamo fare all’uomo qualcosa di diverso rispetto al passato”, spiega Tommaso Bonuzzi, Sales Director di Salvagnini. “Valorizziamo le sue competenze, affidandogli gestione e controllo da remoto dei sistemi produttivi ed eliminando tutte le attività a basso valore aggiunto, per certi versi alienanti, per permettergli di esprimere tutto il proprio potenziale.
Non si parla più di sola efficienza di processo, quanto di efficienza di fabbrica: Salvagnini mette a disposizione dell’uomo gli strumenti più avanzati per realizzare una vera e propria automazione flessibile. È questo il vero valore aggiunto della Social Industry, una soluzione totalmente integrata e perfettamente bilanciata con cui produrre ciò che si vuole, quando si vuole, indipendentemente dalle dimensioni dei lotti. Questo è da sempre nel DNA Salvagnini, e risponde alle richieste espresse con sempre maggior frequenza dai clienti.
Ogni macchina, laser, pressa piegatrice o pannellatrice che sia, comunicava a quella successiva cosa stava lavorando, in modo da predisporla per lavorazione seguente; ognuna collaborava e interagiva per produrre quello che serviva nel momento richiesto. E ogni macchina era connessa alle altre grazie a carrelli autoguidati SGV che, muovendosi liberamente tra esse, gestivano al meglio il flusso dei semilavorati. Ecco, questo è il vero significato della digitalizzazione di fabbrica e dell’Industria 4.0 secondo Salvagnini”, conclude Francesca Zanettin. “I visitatori di Blechexpo hanno potuto ‘toccare con mano’ cosa significhi vivere l’esperienza dell’Social Industry”.