Se non conosci il mondo del taglio al laser, preparati davvero a scoprire scenari da fantascienza. Perchè la sensazione che si prova esplorando gli infiniti potenziali di questa tecnologia per il trattamento della lamiera è ben al di là dei limiti dell’immaginabile. E sì che a dirla tutta si tratta di una lavorazione affermata, già da almeno una ventina d’anni presente nel panorama della meccanica strumentale per il taglio. Ma in realtà solo le scoperte di ultima generazione, unite ai potenziali d’applicazione cui ha spalancato le porte il progresso dell’informatica di settore, a lasciare davvero a bocca aperta.
Per scoprire tutti gli aspetti più innovativi del taglio al laser di ultima generazione abbiamo fatto due chiacchiere con Pierandrea Bello, project manager del Gruppo Salvagnini, un’azienda con sede principale a Sarego (Vicenza) ma che firma software e macchinari per la lavorazione della lamiera diffusi in 75 paesi in tutto il mondo: sono Salvagnini gli strumenti con cui viene prodotta la componentistica di ascensori e scale mobili negli aeroporti, e pure a bordo di una Maserati potreste trovare pezzi in qualche modo “firmati” Salvagnini.